• ISOLA DEL TINETTO •

Profondità: 0-26 metri

Tipologia: parete

Difficoltà: media

Corrente: variabile

GROTTA DEL TINETTO

L’immersione inizia scendendo lungo la parete, che dopo uno scalino a 5 metri, sprofonda in un muro verticale.

Dopo qualche minuto di pinneggiata, si arriva all’ingresso della grotta davanti alla quale ci sono massi sparsi con spugne, qualche ventaglio di gorgonia e tane per cernie e saraghi.La grotta è caratterizzata da un ingresso molto ampio che consente l’entrata a più subacquei. Continuando la penetrazione, si può ammirare l’enclave di ambiente profondo con spugne depigmentate, gamberi. Le pareti della grotta presentano molte spaccature che sono tane per murene e aragoste.In alto a destra c’è una spaccatura che è la tana di una famiglia di corvine.Sicuramente è molto suggestivo il camino in fondo alla grotta che la mette in comunicazione con una pozza superficiale visibile anche per chi sbarca sull’isola: si creano così giochi di luce molto particolari.Uscendo dalla grotta, proprio sopra alla volta si possono osservare gli “occhi di luna”, due fori attraverso i quali si può uscire intorno ai 13 metri. Usciti dalla grotta l’immersione continua per arrivare alla famosa parete a Paramuricea clavata che arriva fino al lato esterno dell’isola caratterizzato invece dalla presenza di colonie di Leptogorgia sarmentosa e di Pentapora fascialis.

L’immersione si conclude facendo ritorno in direzione del gommone: a poca profondità è facile incontrare il piccolo pesce bentonico e nudibranchi.

SECCA DEL TINETTO

Situata sul lato sud ovest dell’isola del Tinetto, la secca si presenta come uno scoglio affiorante che sprofonda in un muro verticale che va a degradare proseguendo verso sud.La secca del Tinetto, così come la grotta,  è famosa per il suo coralligeno: la parete è caratterizzata da un popolamento a Paramuricea clavata (gorgonia rossa) che ha colonie più superficiali già a 15 metri.Sfilando la parete si incontra anche Leptogorgia sarmentosa e, nella parte più profonda della secca, tantissimi ventagli di Eunicella verrucosa. Il sito si caratterizza anche per la presenza di Pentapora fascialis, briozoo che costruisce maestosi cuscini di un arancione intenso.

Finiscono di comporre il quadro Parazoanthus axinellae (margherite di mare) e spugne.

Essendo battuta spesso da corrente, è facile imbattersi in pesce di passo.

Profondità: 3-27 metri

Tipologia: parete

Difficoltà: media/difficile

Corrente: moderata

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